mercoledì 23 febbraio 2011

L'età avanzata delle risorse umane: un freno per la ricerca italiana?



Presentati in anteprima oggi a Torino i dati dell’Osservatorio su “Gli italiani, la scienza e le tecnologie digitali” contenuti nella nuova edizione dell’Annuario Scienza e Società 2011 (Il Mulino), curato da Observa Science in Society.

Tra i temi significativi i dati sull'età media dei ricercatori italiani: "L'età avanzata delle risorse umane: un freno per la ricerca italiana?" La ricerca italiana non è per docenti giovani. Solo 16 docenti su 100 hanno meno di 40 anni, a differenza di paesi come Cipro e Polonia, che ne contano più della metà. Anche in Germania, Svezia e Paesi Bassi, la quota di docenti sotto i quarant’anni supera il 40%.

Secondo Massimiano Bucchi, professore di Scienza Tecnologia e Società all’Università di Trento e tra i curatori dell’Annuario Scienza e Società 2011, “il tema delle risorse umane, e in particolare della loro avanzata età media si conferma come un tema cruciale per la ricerca e l’innovazione in Italia, con un rischio di ‘scoraggiamento’ delle nuove generazioni. Non è forse un caso che gli italiani siano tra i meno convinti, in Europa, che un giovane interessato alla scienza abbia oggi maggiori opportunità di lavoro (47%, contro il 73% degli svedesi e una media europea del 58%)”.

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