venerdì 27 marzo 2009

THE GREAT FLU


E’ nato il videogioco free sul web, in lingua inglese, che insegna a conoscere alcuni dei principali virus mondiali ed a controllare una possibile pandemia.

The Great Flu - ideato da Fred Balvert, con la consulenza scientifica di Albert Osterhaus - è stato presentato in occasione del DarwinYear 2009 dall’Erasmus MC University Medical Center di Rotterdam, in Olanda.



Ecco le principali istruzioni:

-seleziona un virus
-il virus selezionato determinerà la difficoltà del gioco
-premi “Start” per iniziare il gioco
-obiettivo: tenere sotto controllo una possibile pandemia



-il display mostra:
1) quale stadio ha raggiunto l’infezione virale
2) quante persone sono state infettate
3) quante persone sono decedute
4) il tuo budget
-attento: le azioni che esegui per controllare il virus costano soldi…perciò tienine conto!
-la mappa mondiale è l’area principale del gioco
-essa è divisa in 20 regioni
-clicca sulla regione per selezionarla
-informazioni sulla regione selezionata sono indicate sul lato destro della mappa
-puoi controllare la pandemia richiedendo azioni o assegnando alle singole regioni team di ricerca
-tali azioni sono visualizzate mediante icone sulla sinistra dello schermo
-per applicare un’azione in una regione trascinagliela sopra e rilasciala
-puoi osservare il progresso e l’impatto dell’azione applicata nella barra di avanzamento
-la barra rossa indica l’impatto dell’azione sulla regione
-la barra arancione indica la progressione
-sulla destra dello schermo puoi trovare l’evento globale e liste di messaggi, che puoi aprire cliccandoci sopra
- mentre li leggi, il gioco si mette in pausa automaticamente.

Buon Virus Computergame! E …cerca di evitare il GAME OVER!

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sabato 21 marzo 2009

WIRED: CIBO PER LA MENTE


Facendo un giro sulla rete all'uscita del primo numero di Wired del mese scorso, con in copertina il nostro Nobel Rita Levi-Montalcini, sulla blogosfera ci siamo accorti che infuriava un dibattito proprio sulla scelta della priva cover.

Domanda: perché non un giovane? Perché non una blogstar? Perché non la foto dei grattaceli di New York visti nella campagna abbonamenti?

La risposta arriva da Wired stessa, numero di Aprile:
"perché a Ground Zero ora non si batte un chiodo! Perché Internet è solo un pezzo di Wired (tradotto= perché se esiste il World Wide Web dobbiamo dire grazie agli scienziati del Cern e Internet non esisterebbe senza le nostre "eccellenze"). Perché in Italia non abbiamo Yoani Sanchez che col suo blog combatte per la democrazia a Cuba. E perché Montalcini (che è rimasta in Italia invece di portare il cervello all'estero, ha vinto il Nobel da qui e a 99 anni ha messo assieme una giovane équipe internazionale che a Tor Pagnotta studia il cervello) ha vissuto una vita molto Wired".

Insomma: una rivista che è cibo per la mente, intelligente e moderna di respiro interplanetario, finalmente fuori dal ghetto del provincialismo italiano...

Tra le chicche del mese di aprile: intervista a Ilaria Capua, ricercatrice veterinaria, che ha vinto nel 2007 il premio SciAn50 per la leadership in science policy e nel 2008 è stata inclusa fra le prime cinque "revolutionary Mind" dell'anno dalla rivista americana Seed.

E poi...

"Carta bianca per sette Nobel".

Il tedesco Volker Steger consegna in mano a 7 Premi Nobel (tra cui Carlo Rubbia e Steven Chu) dei pastelli, e chiede: "mi disegni la sua teoria". Poi li fotografa!

La loro prima reazione è:
"devo proprio?",
e poi i laureati si ritrovano a scendere dal gradino più alto possibile della scienza per tornare a giocare con i colori, come all'asilo.
Alcuni chiedono un altro foglio e altri ancora rimangono attoniti davanti alla pagina bianca.
La conclusione di Steiger è lapidaria:
"L'unica cosa che accomuna queste persone è il premio che hanno avuto. Nessuna è neanche vagamente simile all'altra"


mercoledì 18 marzo 2009

OBBLIGO DI DENUNCIA DEI CLANDESTINI: IL RIFIUTO DEI MEDICI


La reazione dei medici è stata d’immediata condanna, e tutta la rete protesta in massa contro il recente decreto legge (ne abbiamo parlato qui) che detta ai medici imposizioni sull'obbligo di denunciare gli immigrati clandestini che ricorrono al sistema sanitario.

E dai blog rimbalza anche l’allarme per ulteriori danni ai diritti civili cagionati dalle proposte del Pacchetto Sicurezza

Gravità Zero viene ripreso sul "primo piano" di un interessante approfondimento di Liquida Magazine

E intanto il nostro Prof. Giuseppe Caramia, ci scrive segnalandoci alcune note storiche che non dovrebbero essere mai dimenticate!

"Faccio presente che la proposta di legge, oltre a contraddire gli insegnamenti e il giuramento di Ippocrate, padre della medicina occidentale, potremmo dire che va anche contro il principio fondamentale della Croce Rossa del quale un medico italiano Ferdinando Palasciano nel 1848 è stato, come da tutti riconosciuto l'ispiratore".

"In pratica una tale legge ci riporterebbe ai tempi dei Borboni quando l’illustre medico napoletano dell’esercito borbonico Ferdinando Palasciano (Capua 1815 - Napoli 1891) viene condannato a morte per fucilazione perché nella battaglia di Messina contro gli insorti, nonostante il divieto del Generale Filangeri, presta soccorso anche ai nemici feriti e ai civili. Giustifica il suo comportamento perché in base al diritto di tutti i feriti di guerra alla cura, in virtù del “principio di neutralità del ferito”, al fatto che la vita dei feriti è sacra e che la missione di medico è «troppo più sacra» del dovere di soldato. La condanna gli viene tramutata in un anno di carcere grazie all’intervento e alla stima personale di Ferdinando II di Borbone".

"Caduti i Borboni, il 28 aprile 1861, in una storica seduta dell’Accademia Pontaniana di Napoli, espone il suo principio di “neutralità dei feriti di guerra”, inquadrandolo nei doveri internazionali degli Stati ed è pertanto considerato “ispiratore della nascente Croce Rossa”. Infatti gli svizzeri raccolgono l’idea e la portano avanti fino alla Convenzione di Ginevra, approvata il 22 agosto 1864 in cui viene istituita la Croce Rossa.

Il governo italiano dell’epoca, non si cura di rivendicarne la paternità per conto del Palasciano, ma il 12 agosto 1868, tutta la stampa svizzera gli riconosce il primato di aver proclamato "la neutralità dei feriti sul campo di battaglia" e auspica che il Congresso riunito possa «ispirarsi di più in più alle idee di Palasciano e farle passare nell’ordine dei fatti ormai acquisiti della nostra civiltà». Il Nobel per la Pace del 1901, il primo nella storia, viene assegnato allo svizzero Dunant e al francese Passy. Palasciano è morto dieci anni prima, il 28 novembre 1891".
"In sostanza il bisognoso di cure non ha nazionalità!"
G. Caramia

tratto da: Gravità Zero, divulgazione scientifica

mercoledì 11 marzo 2009

TURCHIA: LICENZIATA PERCHE' PUBBLICA DARWIN IN COPERTIN



In alcuni paesi non troppo lontani dall'Unione Europea le scoperte ormai assodate dal mondo scientifico, come la teoria darwiniana dell'evoluzione, risultano ancora scomode da digerire, così scomode da meritare da parte del Governo la censura e il licenziamento. E' quanto accaduto in questi giorni in Turchia!

Cigdem Atakuman, direttrice della rivista scientifica governativa turca Bilim ve Tecknik (Scienza e Tecnica), è stata infatti licenziata in tronco dalla casa editrice della pubblicazione per aver utilizzato una foto di Charles Darwin, il naturalista britannico padre della teoria dell'evoluzione della specie, per realizzare la copertina dell'ultimo numero del giornale.

(nella foto vediamo la rivista prima e dopo la censura)

Lo riferisce oggi in esclusiva il quotidiano laico Milliyet precisando che il licenziamento è stato disposto di persona dal prof. Omar Cebeci, vice presidente del Consiglio di Scienza e Ricerca turco (Tubitak) che pubblica la rivista.

Atakuman aveva deciso di dedicare la copertina a Darwin e pubblicare all'interno un lungo servizio su di lui in occasione del 200° anniversario della nascita del naturalista al cui nome l'Unesco ha dedicato il 2009.

Dopo l'intervento di Cebeci, sia l'articolo sia la copertina dedicati a Darwin sono stati eliminati e rimpiazzati con un servizio ed un'altra copertina dedicati alle modifiche globali del clima.

Nella laica - ma solo per la Costituzione - Turchia, dove da sei anni è al potere il filo-islamico Partito Giustizia e Sviluppo (Akp, del premier Tayyip Erdogan), è molto forte la lobby degli studiosi islamisti i quali sostengono che la teoria di Darwin è incompatibile con il Corano, il libro sacro dell'Islam, che invece insegna il creazionismo.

Fonte: ANSA

Chi è Omar Cebeci. Ingegnere Chimico, laureato alla METU e al King Abdulaziz Universiy in Arabia Saudita tra il 1980-1989, con un dottorato di ricerca negli Stati Uniti, professore nel 1990, è stato nominato Vice Presidente dell'ente governativo del Consiglio di Scienza e Ricerca turco (Tubitak) nel 2003.

La Rivista. Bilim ve Tecknik è la prima e più importante rivista di divulgazione scientifica filogovernativa del paese.

È GIUSTO CHE UN MEDICO DENUNCI UN CLANDESTINO BISOGNOSO DI CURE?


Secondo un recente emendamento varato dal Senato, i medici saranno obbligati a denunciare i clandestini all'autorità di polizia. Il presidente della federazione degli ordini dei medici Amedeo Bianco parla di "norma che va contro l'etica e la deontologia e che si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica"

L'emendamento, che ha fatto molto discutere, sopprime il comma 5 dell'articolo 35 del decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, ossia il Testo unico di disciplina dell'immigrazione che già recitava:
"L'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano"

Una prima riflessione è che la norma possa avere riflessi gravissimi sia sulla salute pubblica di ogni cittadino italiano, sia sugli strati più deboli della popolazione, tra cui le donne immigrate.

Il calo di clandestini presso i Pronto Soccorso fa presagire, infatti, la possibilità che questi non ricorrano a cure in casi patologici gravi, con pericolo per se stessi e per la diffusione di malattie contagiose potenzialmente pericolose per tutti gli italiani (i clandestini potrebbero diffondere anche malattie endemiche nei loro paesi come la tubercolosi).
«Se queste persone, quando hanno la Tbc, non si facessero curare – spiega Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia del Policlinico Gemelli di Roma - potrebbero diffondere la malattia, che si trasmette per via respiratoria».
Inoltre le giovani donne in procinto di partorire e/o bisognose di cure ricorreranno sempre più a cure clandestine, con pericolo per la propria salute e quella del bambino. Una proposta di legge che, oltre a contraddire gli insegnamenti e il giuramento di Ippocrate, padre della medicina occidentale, potremmo dire che va anche contro il principio fondamentale della Croce Rossa.

Abbiamo girato la parola al Prof. Andrea Vania specialista in Pediatria dal 1986, ricercatore Confermato in Clinica Pediatrica presso l'Università di Roma "La Sapienza", Esperto del Ministero della salute per il Programma di ECM.

"Il provvedimento sicurezza che in questi giorni il governo si appresta a varare, se otterrà il consenso della camera (quello del senato lo ha già avuto), ci mette, come medici, in una posizione non solo scomodissima, ma - a mio modo di vedere - totalmente inaccettabile.

Inaccettabile dal punto di vista etico-professionale: il giuramento d'Ippocrate è molto preciso in questo senso,

"Ἃ δ' ἂν ἐν θεραπείῃ ἢ ἴδω, ἢ ἀκούσω, ἢ καὶ ἄνευ θεραπηίης κατὰ βίον ἀνθρώπων, ἃ μὴ χρή ποτε ἐκλαλέεσθαι ἔξω, σιγήσομαι, ἄῤῥητα ἡγεύμενος εἶναι τὰ τοιαῦτα."

ovvero

"Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto queste stesse cose.".

Inaccettabile per il principio del "primum non nocere"!

Inaccettabile per chi è un cristiano credente: se la carità cristiana non fosse un principio sufficientemente forte, credo che la parabola del buon samaritano sia un esempio estremamente efficace di come ci si comporta nell'assistenza verso gli sconosciuti, ovvero senza chiedere chi siano o da dove vengano, ma solo agendo nel loro interesse e per salvaguardare il loro benessere.

Inaccettabile dal punto di vista civico: si chiede a noi medici di compiere funzioni di polizia, o quanto meno di delazione ...ma questo è in linea con l'aver chiesto (beh... "chiesto" tra virgolette, poiché di obbligo e di ordini si è trattato!) ai militari di compiere funzioni di polizia, e poi di operatori ecologici, e poi chissà di cos'altro ancora.

Gli ordini professionali medici e molte società scientifiche delle singole specializzazioni e sub-specializzazioni per fortuna si sono sollevate contro l'ipotesi di questo provvedimento, e questo è un bene.

E' un bene anche che i singoli medici, o singoli ospedali, abbiano pensato e provveduto ad apporre bene in vista cartelli che assicurano che i medici e gli operatori sanitari di una certa struttura si sono presi l'impegno di non denunciare nessun clandestino.

Ma ciò che è male, ciò che resta male, in questa società estremamente mediatica, è la notizia stessa, anzi l'ipotesi della notizia: è di qualche giorno fa la notizia (Adnkronos) che gli accessi di extracomunitari agli ospedali ed ambulatori pubblici è già calata di percentuali variabili dal 15% fino anche al 50%!! Magari si può pensare: meglio, significa che veniva un sacco di gente perdigiorno, e solo perché aveva assistenza gratuita.

Può anche darsi che sia così, ma ciò non sposta di una virgola il problema di fondo: grazie anche a quest'assistenza gratuita tantissimi casi di malattie trasmissibili e potenzialmente gravi anche per noi sono stati prevenuti, o riconosciuti e curati in tempo, o almeno contenuti e circoscritti. cosa succederà ora, se chi sta male non verrà a farsi vedere, solo per la paura di essere denunciato?

Perché questo è il punto cruciale: quando si toccano i diritti fondamentali degli "altri", senza accorgersene si danneggiano i diritti fondamentali "propri".

Pensiamoci!"

sabato 7 marzo 2009

PRIMO PASSO VERSO LA VISIONE DEI VIRUS IN AZIONE

Nei laboratori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) di Frascati è stato compiuto il primo importante passo verso la costruzione di un laser ad elettroni liberi (Fel) a raggi X, una sorta di supermicroscopio capace di osservare proteine, molecole e virus in azione.




Il prototipo lungo 35 metri, chiamato "Sparc" (acronimo di Sorgente pulsata autoamplificata di radiazione coerente), a seguito della sua accensione, ha generato una radiazione verde molto intensa e di brevissima durata, ma particolarmente significativa per dichiarare ufficialmente superato il primo traguardo di un ancora lungo percorso di sperimentazione che dovrebbe portare all'ottenimento del successore di Sparc, "Sparx".

Questa prima fase di ricerca vede come protagonisti i ricercatori dell’INFN, dell’Enea, del CNR e di varie università italiane, come ad esempio Milano, che ha preparato, con un finanziamento europeo, una parte importante dello strumento relativa alla generazione e al controllo della brillantezza del fascio di radiazione.

Ma poichè l'obiettivo è quello di arrivare all’emissione di radiazione X, Sparx - che verrà costruito nel campus universitario di Tor Vergata, con le risorse garantite dal Ministero della ricerca e dalla Regione Lazio - avrà un'energia maggiore del suo avo, pari a 150 milioni di volt, e il suo livello di radiazione equivarrà ad una lunghezza d’onda di 500 nanometri.

Si è ora in attesa degli sviluppi di questa ricerca, il cui prodotto sembra essere fondamentale per il futuro di settori scientifici all'avanguardia, quali le nanotecnologie e la biochimica.

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